Tecniche di produzione della propaganda, conoscerle per capire


La propaganda è “l’attività di disseminazione di idee e informazioni con lo scopo di indurre a specifiche attitudini e azioni” ovvero il   metodico, pianificato e strumentale   utilizzo di tecniche di persuasione per raggiungere specifici obbiettivi atti a beneficiare coloro che organizzano il processo.

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L’introduzione delle tecniche di persuasione ha origine antiche ma è stata  descritta accuratamente solo alla fine del XIX secolo:

« L’ingresso delle classi popolari nella vita politica è una delle più sorprendenti caratteristiche di questa nostra epoca di transizione. […] .Le masse stanno creando sindacati davanti ai quali le autorità capitolano un giorno dopo l’altro… Oggi le rivendicazioni delle masse … mirano a distruggere completamente la società come adesso esiste, con l’intenzione di tornare indietro a quel comunismo primitivo che era la condizione normale di tutti i gruppi umani prima dell’avvento della civilizzazione. Il diritto divino delle masse sta rimpiazzando il diritto divino dei re. […] È solo studiando la psicologia della folla che si può comprendere che le azioni della legge e delle istituzioni su di loro sono insignificanti, che loro [i popolani] sono incapaci di sostenere un’opinione qualunque se non quelle che gli vengono imposte, e che non è con le leggi basate sulle teorie della pura eguaglianza che essi vanno guidati, bensì con lo studio di ciò che li impressiona e li seduce. » (G. Le Bon, 1895)

« L’elaborazione di una volontà generale da una moltitudine di desideri generali è … un’arte ben conosciuta a leader, politici e comitati direttivi. Consiste essenzialmente nell’utilizzo di simboli che costruiscono le emozioni dopo averle staccate dalle rispettive idee. Poiché i sentimenti sono molto meno specifici delle idee … il leader è capace di ottenere una volontà omogenea da un’eterogenea massa di desideri. Il processo attraverso il quale le opinioni generali sono spinte alla cooperazione consiste nell’intensificazione dei sentimenti e una parallela degradazione dei significati »(Lippmann ,1927)

Numerose tecniche vengono usate per creare messaggi falsi ma persuasivi. In molte di queste si possono trovare evidenti   errori logici,  in quanto i propagandisti usano argomenti che, anche se a volte convincenti, non sono necessariamente validi.

Le strategie di disseminazione dell’informazione, quando sono accoppiate a messaggi propagandistici, diventano strategie di diffusione della propanda.

Di seguito un elenco delle tecniche di comunicazione “persuasiva” più utilizzate :

Il  ricorso alla paura, che  cerca di costruire il consenso  instillando paura nella popolazione;

Il ricorso all’autorità, che  cita prominenti figure per supportare una posizione, idea, argomento o corso d’azione;

La tecnica effetto gregge o l’appello alla “vittoria inevitabile”, che  cerca di persuadere il pubblico a prendere una certa strada perché “tutti gli altri lo stanno facendo”, “unisciti alla massa”.

Questa tecnica rafforza il naturale desiderio della gente di essere dalla parte dei vincitori. Viene usata per convincere il pubblico che un programma è espressione di un irresistibile movimento di massa e che è nel loro interesse unirsi.

La “vittoria inevitabile” invita quelli non ancora nel gregge a unirsi a quelli che sono già sulla strada di una vittoria certa. Coloro che sono già (o lo sono parzialmente) nel gregge sono rassicurati che restarci è la cosa migliore da farsi;

La generazione di disapprovazione, tecnica usata per portare il pubblico a disapprovare un’azione o un’idea suggerendo che questa sia popolare in gruppi odiati, temuti o tenuti in scarsa considerazione dal pubblico di riferimento;

Tecnica delle  “banalità scintillanti”, la quale utilizza  parole con un’intensa carica emotiva, così strettamente associate a concetti o credenze di alto valore, che portano convinzione senza supportare informazione o ragionamento.

Esse richiamano emozioni come l’amore per la patria, la casa, il desiderio di pace, la libertà, la gloria, l’onore, ecc. Chiedono approvazione senza esaminare la ragione. Anche se le parole o le frasi sono vaghe e suggeriscono cose differenti a persone differenti, la loro connotazione è sempre favorevole: “I concetti e i programmi dei propagandisti sono sempre, buoni, auspicabili e virtuosi”;

La tecnica della vaghezza,  le argomentazioni sono sempre vaghe, in modo che il pubblico possa fornire la propria interpretazione.

L’intenzione è quella di muovere il pubblico tramite l’uso di frasi indefinite, senza analizzare la loro validità o tentare di determinare la loro ragionevolezza o applicabilità. generalizzazioni favorevoli sono utilizzate per fornire risposte semplici a problemi sociali complessi, politici, economici o militari;

La tecnica del transfer, è una tecnica di proiezione di qualità positive o negative (lodare o condannare) di una persona, entità oggetto o valore (un individuo, gruppo, organizzazione, nazione, il patriottismo, ecc.) a un altro soggetto per rendere quest’ultimo più accettabile o per screditarlo. evoca una risposta emozionale che stimola il pubblico a identificarsi con l’autorità riconosciuta;

L’approccio dell'”uomo comune”, attraverso il quale si   tenta di convincere il pubblico che le posizioni del propagandista riflettano il senso comune della gente. Viene designato per vincere la confidenza del pubblico comunicando nel suo stesso stile. I propagandisti usano un linguaggio e un modo di fare ordinari (e anche gli abiti nelle comunicazioni faccia a faccia o audiovisive) nel tentativo di identificare il loro punto di vista con quello della persona media;

La tecnica di testimonianza, che utilizza  citazioni, dentro o fuori contesto, dette specificamente per supportare o rigettare una data politica, azione, programma o personalità.

La reputazione e il ruolo (esperto, figura pubblica rispettata, ecc.) dell’individuo che rilascia la dichiarazione vengono sfruttati.. Questo viene fatto in un tentativo di far sì che il pubblico si identifichi con l’autorità o che accetti le opinioni e le convinzioni dell’autorità come se fossero sue;

La tecnica della stereotipizzazione, che  tenta di far sorgere pregiudizi nel pubblico etichettando l’oggetto della campagna propagandistica come qualcosa che la gente teme, odia, evita o trova indesiderabile e che spesso sfocia in uno slogan atto a denigrare;

La tecnica del capro espiatorio, la quale tende a colpevolizzare un individuo o un gruppo che non è realmente responsabile, alleviando quindi i sentimenti di colpa delle parti responsabili o distraendo l’attenzione dal bisogno di risolvere il problema per il quale la colpa è stata assegnata;

Tecnica del linguaggio virtuoso , attraverso l’utilizzo di   parole appartenenti al sistema di valori del pubblico, che tendono a produrre un’immagine positiva quando riferite a una persona o a un soggetto quali:. Pace, felicità, sicurezza, guida saggia, libertà, ecc.

Ovviamente sono solo alcune delle molteplici facce del linguaggio propagandistico che, mai come in questi tempi, sta condizionando la nostra società e dal quale, necessariamente, bisogna difendersi, magari informandosi il più possibile.

Buon approfondimento.

Fonte internet

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