Gli insetti utili, i nostri alleati nell’orto


Sul balcone o in piena campagna, non importa dove siete, ciò che conta è farsi amici chi combatte i nemici dell’orto.

Là fuori è una giungla, e il vostro orto potrebbe essere un pranzetto pronto da pappare in un solo boccone.

Dovete essere scaltri e adottare le migliori strategie. Tra le possibili c’è la «lotta biologica»: è a costo zero, quindi non pesa sulle vostre tasche e non vi fa muovere neanche un dito.

 

In natura, esistono antagonisti naturali di quegli antipatici parassiti che potrebbero approfittare delle nostre fatiche, rovinando il nostro tanto ambito raccolto.

Ogni specie, infatti, ha il proprio antagonista, a volte più d’uno, e attraverso la predazione e il parassitismo è possibile regolare e controllare la numerosità degli individui di ogni specie.

Una delle strategie che possono interessare noi è la lotta biologica, dove, per eliminare o tenere sotto controllo i parassiti delle piante, se ne sfruttano gli antagonisti naturali.

Se osservate bene, in natura non esistono piante malate, o almeno non in maniera così diffusa come può accadere in un campo agricolo.

In un ecosistema naturale tutto è regolamentato autonomamente, senza un intervento esterno, e la presenza di predatori, antagonisti e parassiti permette di mantenere un equilibrio duraturo e sano.

Il campo agricolo o l’orto, anche se il più naturale possibile, è un luogo dove l’uomo ha semplificato molto il sistema, riducendolo a pochi individui vegetali, unici esposti agli attacchi dei parassiti, una preda ghiotta e molto facile. A maggior ragione, quindi, dobbiamo allearci con i migliori in campo: gli insetti utili.

L’importanza degli insetti e la loro bellezza

Un orto deve prevedere uno spazio dedicato agli insetti. Accogliere gli insetti nel proprio orto significa cogliere l’opportunità di difendere il proprio raccolto, tutelando allo stesso tempo la biodiversità, anche in città.

In Europa le farfalle stanno scomparendo come le api: le prime sono diminuite di circa il 40 per cento, e le seconde hanno avuto un calo anche del 60 per cento.

Le cause sono l’inquinamento atmosferico, l’uso dei pesticidi sempre più efficaci e a largo spettro d’azione (che colpiscono tutti gli insetti senza esclusione di colpi) e la diminuzione della biodiversità vegetale.

Un’altra ragione per accogliere insetti nel nostro orto è la loro bellezza.

Oltre alle zanzare o altri insetti obiettivamente fastidiosi, ce ne sono infatti alcuni di stupendi, come le farfalle, le api e le libellule, che presentano una ricchezza di colori sfavillanti.

Gli insetti sono anche animali geniali, macchine perfette con poteri straordinari, meglio degli eroi robotici dei cartoni animati della nostra infanzia.

Hanno un fisico indistruttibile (entro certi limiti, naturalmente), grazie a uno scheletro che li riveste totalmente, detto esoscheletro, e che li protegge.

Grazie alla conformazione dello scheletro riescono a esercitare una forza enorme in proporzione ad altri esseri viventi.

Hanno inoltre un’originale capacità di comunicazione tramite «sistemi wireless» con cui, si potrebbe dire, ci hanno preceduto di milioni di anni.

Usando segnali chimici, riescono a comunicare in tempo reale e via etere il pericolo e la presenza di un potenziale partner.

Quali sono gli insetti utili?

Lotta biologica

Il controllo tramite la lotta biologica pone al centro dell’azione di difesa dell’orto e degli ortaggi gli insetti:

Adalia bipunctata:

una coccinella con soli due punti neri sul dorso (e che si nutre di 100 afidi al giorno).

Chrysoperla carnea:

un insetto dalle lunghe antenne e dalle lunghe ali trasparenti che somigliano a un tetto quando le chiude per «fare una sosta», simile a una libellula di piccole dimensioni di color verde chiaro, che d’estate si lancia contro la lampada accesa di camera vostra … Ricordatevi di non schiacciarla!

Aphidius colemani (o imenottero braconide):

parassitizza in un modo tutto particolare molte specie di afidi, facendoli diventare delle mummie viventi.

Coccinella septempunctata (o coccinella):

vero terrore degli afidi, di cui è assai ghiotta, riuscendo a consumarne fino a 600 in un giorno.

Vedrete che in un ambiente sano, ricco di fiori e di piante, sarà sempre presente, in grado di fornirvi il suo «famelico» aiuto.

Forficula auricularia (o forbicina):

è uno di quegli insetti con cui prima o poi avrete a che fare se siete in uno spazio verde.

Se sollevate un vaso oppure spostate qualche pietra, può capitarvi di veder spuntare le forbici di questo insetto, a cui piace rifugiarsi in posti riparati di giorno e uscire di notte a fare enormi banchetti di afidi.

Anche le cocciniglie, quegli insetti fastidiosi, praticamente immobili, dal corpo cotonoso e bianco che coprono abbondantemente le piante, specie i rami, e sono praticamente impossibili da togliere, hanno dei nemici naturali:

Cryptolaemus montrouzieri:

un coccinellide predatore di numerose specie di cocciniglie, simile a una coccinella nella forma, ha metà del corpo marrone scuro e l’altra metà nera;

Nephus includens:

una piccola coccinella, efficace predatrice di cocciniglie. Il corpo è leggermente peloso, di colore marrone molto scuro, con 4 tipiche macchie color nocciola.

L’impollinazione

I bombi

Appartengono al genere Bombus, di cui fanno parte 250 specie, tra cui la più comune è il Bombus terrestris.

I bombi sono tra i più importanti impollinatori per scopi agricoli. Hanno il corpo interamente coperto da peli, di colore giallo e nero.

Sono in assoluto gli impollinatori più efficienti, lavorano su moltissimi fiori, tra cui: pomodoro, peperone, melanzana, fragola, melone, e colture da frutto come pero, kiwi, ciliegio, lampone.

Ma oltre a essere dei tenaci operatori della natura, impollinando, sono molto utili per l’allegagione dei frutti (la delicata fase di passaggio dal fiore al frutto).

Poiché facilita il distacco dei petali al momento giusto, la loro azione fa sì che i frutti diventino più grandi e riduce gli attacchi delle malattie come la muffa grigia.

I bombi lavorano anche in condizioni di scarsa luminosità e a basse temperature grazie a un fisico che gli permette di scaldarsi con la vibrazione dei muscoli interni al torace.

Vivono in piccole cavità del terreno, nei tronchi cavi e nelle fessure dei muri di pietra.

Come aiutarli: create un angolo indisturbato nell’orto, lasciando delle pietre accatastate e dei tronchi d’albero, con rami di varie dimensioni. Se preferite, in commercio trovate delle apposite arnie, che non richiedono particolari manutenzioni.

Le api

La più diffusa tra gli insetti del genere Apis è la mellifera. Paragonabile al bombo per importanza nel «servizio» di impollinazione, a livello di efficienza è però battuta dal cugino «peloso».

L’importanza dell’ape è legata alla quantità di coltivazioni che beneficiano della sua attività: si parla di ben 90 tipi di colture.

Le api svolgono un lavoro enorme, si calcola che un’ape bottinatrice sia in grado di visitare 700 fiori ogni giorno.

Un alveare medio contiene 30.000 operaie quindi una colonia riesce a visitare quotidianamente più di 20 milioni di fiori.

Un piccolo apiario, costituito da 5 arnie, riesce a impollinare 100 milioni di fiori al giorno. Per produrre un chilo di miele, vengono percorsi in media circa 150.000 chilometri, ovvero quattro volte il giro della Terra, andando alla velocità di 29 chilometri orari.

Un singolo alveare contribuisce all’impollinazione di un’area di 3000 ettari.

Come aiutarle: coltivando fiori che possano dare loro nutrimento in abbondanza, soprattutto quelli di cui sono ghiotte. I loro preferiti, da tenere bene a mente sono: caprifoglio, corniolo, forsizia, maonia, melo da fiore, pero, ribes, salice, bugola, lunaria, spinacristi, cosmea, geranio, malva officinale, lavanda, edera, astro, verga d’oro, tagete.

Le farfalle

Le farfalle appartengono al genere dei Lepidotteri, presentano caratteristiche antenne filiformi e hanno ali di molti colori, che in condizione di riposo chiudono a libro.

Anche le falene appartengono al genere Lepidotteri, ma a differenza delle farfalle le loro antenne possono avere forme diverse (a pettine, a bastoncello, bipennate ecc.), mentre le loro ali a riposo sono completamente aperte oppure chiuse a tetto.

Il ciclo vitale di entrambe le specie è composto da quattro fasi: uovo, bruco, pupa, adulto.

La più delicata per una farfalla è quella che precede la trasformazione, quando è ancora un bruco.

In questa fase essa dovrà perciò potersi muovere e nutrirsi in luoghi adeguatamente tranquilli.

Se è vero che i bruchi sono nocivi per le nostre coltivazioni, la soluzione c’è: se volete evitare che le vostre piante orticole diventino l’unica opzione possibile per loro, predisponete un luogo alternativo all’orto, ricco di piante da fiore, dove le farfalle possano deporre le uova e compiere i loro cicli di vita.

Le case degli insetti

Ecco alcune idee facili da realizzare per accogliere gli insetti amici nell’orto.

Casa degli insetti

Materiali: casetta di legno per gli uccellini, rete di metallo, legni, canne di bambù, cartone per imballaggi.

Come si realizza: prendete la casetta per gli uccellini e togliete il lato dell’ingresso.

Riempitela con materiali differenti: canne di bambù, cartoni e rami di ogni genere. Applicate infine la rete di metallo per contenere i materiali.

Bottiglia per gli insetti

Materiali: una bottiglia di plastica, cartone da imballaggio, spago.

Come si realizza: prendete la bottiglia di plastica e toglietele il fondo. Inserite all’interno il cartone per imballaggio arrotolato e appendete la bottiglia a un albero.

Nido per le forbicine

Materiali: un vaso di plastica, retina di metallo, paglia, spago.

Come si realizza: riempite il vaso con della paglia, poi chiudetelo con una retina di metallo, per evitare di perdere del materiale. Infine appendete il vaso a un albero.

Nido per bombi

Materiali: un vaso, un’asse di legno, segatura.

Come si realizza: riempite il vaso con la segatura, capovolgetelo e interratelo, premurandovi di lasciar scoperto il buco centrale sul fondo.

Aiutandovi con dei sassi, posate un’asse di legno come tettoia, a coprire il vaso senza ostruire l’ingresso di questa piccola arnia improvvisata.

Coltivare piante amiche degli insetti

Coltivare piante per gli insetti utili significa difendere il proprio raccolto, creare un ambiente più gradevole, naturale e ricco di vita selvatica.

Create una piccola zona «tampone», dove gli insetti potranno vivere indisturbati. Nell’orto o sul balcone, offrite agli insetti uno spazio in cui nutrirsi, trovare rifugio e potersi riprodurre.

Sul balcone l’effetto è sorprendente perché, anche ai piani alti di un palazzo arriveranno farfalle, api, falene e ogni genere di insetto di forma e colore.

La regola generale è creare un piccolo ambiente molto diverso e ricco di fiori e natura, anche in pochi metri quadrati. Scegliete, però, le piante giuste.

Sul balcone

 È un ambiente non facile da rendere attraente per gli insetti, soprattutto perché spesso gli spazi disponibili sono limitatissimi, ma non è detta l’ultima parola: ogni luogo può diventare interessante, dipende tutto dal tipo di pianta scelta. Ecco qualche consiglio:

rampicanti: edera (Hedera helix), caprifoglio (Lonicera caprifolium);

in vaso: alisso (Alyssum saxatile), origano (Origanum vulgare), sedum (Sedum spectabile), primule selvatiche (Primula vulgaris), zinnie nane (Zinnia elegans), iberis (Iberis umbellata), bugola (Ajuga reptans), echinacea (Echinacea purpurea).

Nell’orto

Prato fiorito: potete acquistare in vivaio ottime selezioni di piante per creare un prato fiorito naturale. Per garantirne la fioritura e ottenere la riproduzione di molte altre piante da fiore, fate alla vecchia maniera, quindi pochi sfalci: uno a fine maggio-inizio giugno e poi uno in settembre-ottobre.

E inoltre: non innaffiate molto; non calpestate il prato; non tagliate troppo l’erba; scegliete un terreno che tenda a rimanere asciutto.

Ecco alcune specie che attirano le farfalle e gli altri insetti utili:

carota selvatica (Daucus carota), fiordaliso (Centaurea cyanus), piantaggine (Plantago spp.), viole selvatiche, cardi, alcune leguminose (Lotus corniculatus, Trifogli vari), acetosella (Rumex acetosella), silene, echinum;

arbusti: ligustro (Ligustrum vulgare), agrifoglio (Liex agrifoglium), buddleja, biancospino (Crateugus monogyna), prugnolo (Prugnolo spinosa), salicone (Salix caprea), frangola (Rhamnus frangula).

Ecco le migliori alleate nell’orto, in grado di attirare e nutrire tutti gli insetti utili nella lotta biologica ai parassiti. Non dovrebbero mancare mai.

  

Sono: Rubus spp., grano saraceno (Fagopyrum esculetum), convolvolo tricolor (Convolvulus tricolor), fiordaliso (Centaurea cyanus), coriandolo (Coriandrum sativum), rosa canina, finocchio selvatico (Foeniculum vulgare), biancospino (Crataegus monogyna), edera (Hedera elix), facelia (Phacelia tanacetifolia), achillea (Achillea milefolium).

Tratto da “Orto” di Davide Ciccarese

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