Erbe selvatiche: la Borragine


In questi giorni con il primo sole primaverile che riscalda le nostre giornate è facile, passeggiando per le strade di campagna, intravedere una pianta fiera con bei fiori violacei: la Borragine.

La borragine è una pianta selvatica che può essere coltivata facilmente in orto e  il suo impiego in cucina restituirà piatti ottimi e sapori a lungo dimenticati.

Della borragine si utilizzano fiori e foglie,

I fiori vanno usati in piccolissime quantità per guarnire insalate o arricchire minestre.

Le foglie vanno usate esclusivamente previa bollitura così da eliminarle la peluria superficiale.

Una volta bollite, le foglie possono essere usate per farcire pizze, insaporire impasti o per realizzare il ripieno di ravioli e tortellini, e possono essere usate fritte in pastella, tritate per arricchire una frittata vegetale , inserite nei  minestroni, zuppe e stufati, aggiungendo un sapore quasi asprigno che ricorda vagamente quello del cetriolo.

Tra le ricette più complesse  ci sono i paccheri ripieni con borragine e salsiccia, il risotto Grana Padano e borragine, le lasagne vegetariane con borragine e formaggi.

La borragine è ricca di vitamina C e potassio e annovera interessanti proprietà nutrizionali come il calcio, il magnesio, la vitamina A e il ferro e il suo consumo è consigliato a chi soffre di pressione alta, 100 grammi di questa verdura apportano solo 21 kcal.

Come premesso, anche i fiori di borragine sono commestibili: si possono usare per guarnire diversi piatti, li potete congelare in cubetti di ghiaccio per conferire una nota di colore alle vostre bevande estive.

I fiori di borragine si possono usare per aromatizzare e colorare l’aceto; 

30 fiori di borragine
una piantina d’aglio fresca
una foglia di finocchietto selvatico
un fiore di prezzemolo
un germoglio di cipolla
200 ml di aceto bianco

Si deve usare  la piantina giovane dell’aglio, quando  non ha ancora generato i semi.

Tagliate i vegetali a piccoli pezzi e trattate con delicatezza germogli, fiori e foglie, lavate tutto con estrema accuratezza, riponete in un barattolo e ricoprite con aceto bianco.

Dopo pochi minuti di infusione, noterete che i fiori di borragine inizieranno a perdere il loro tipico colore violaceo – blu e a diventare rosa, simultaneamente l’aceto tenderà ad acquisire colore.

Lasciate foglie, germogli e fiori in infusione nell’aceto per qualche giorno.

Al termine dell’attesa potete usare l’aceto aromatizzato e colorato per condire insalate, bolliti, pesce… l’aceto ottenuto avrà una nota aromatica molto delicata.

Il consumo di borragine crudo vede una possibile epatotossicità legata ai composti pirrolizidinici che, in alcune fasi vegetali,, abbondano nella pianta, ma con la cottura perdono la tossicità.

Le foglie della pianta sono ricoperte da una fitta peluria che risulta molto ruvida al palato, è anche per questo che la borragine deve essere ben cotta.

Fonte internet

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *