Dinamiche di socializzazione


 

Molto spesso, nel nostro agire, ci lasciamo trasportare dall’esperienza e diventiamo, in base a questa, soggetti istintivi  in situazioni che richiederebbero una riflessione ed un’analisi profonda.

La nostra esperienza è importante ma, se  non opportumente circostanziata, puo avere effetti anche gravi.

A supporto cito un esperimento, ” La sindrome del luccio”;

L’esperimento  è molto semplice: i ricercatori hanno messo il luccio in una vasca piena d’acqua, divisa in due da un vetro trasparente.

Da una parte c’era il nostro luccio, mentre dall’altra c’era la sua cena (delle piccole carpe). Per prima cosa il luccio ha cercato di papparsi quel banchetto delizioso che aveva davanti agli occhi.

Tuttavia, a pochi centimetri dalla sua preda, è finito a sbattere contro il vetro.

Il luccio ha continuato a provarci fino a darsi per vinto, cambiando poi direzione e mettendosi a nuotare nel suo spazio di vasca.

In seguito i ricercatori hanno tolto il vetro divisorio, ma nonostante ciò, il luccio ha continuato a comportarsi come se il vetro ci fosse ancora e non ha riprovato a catturare il proprio cibo, rimanendo nel suo lato dell’acquario.

Come mai un simile comportamento? Perché la sua esperienza precedente lo aveva condizionato ed era ormai certo che non ci fosse alcun modo di arrivare alle carpe.

La morale che se ne trae è quella che fidarsi dell’esperienza personale è importante ma essa, se non opportunamente gestita, può risultare dannosa.

Lo stesso esperimento può essere utilizzato per affrontare il tema della socializzazione.

Per ‘socializzazione‘ si intende il complesso processo attraverso il quale l’individuo diventa un essere sociale, integrandosi in un gruppo sociale o in una comunità.

Tale concetto sottolinea come lo sviluppo della personalità non sia determinato univocamente né da fattori genetici né da fattori ambientali, bensì dall’interscambio dinamico e contingente tra individuo e ambiente.

Attualmente la socializzazione costituisce una delle principali tematiche delle scienze sociali, in particolare della sociologia, della psicologia e della scienza dell’educazione, che analizzano lo sviluppo dell’individuo e l’apprendimento focalizzando l’attenzione sulle dimensioni sociali e individuali dei processi di formazione della persona e di partecipazione ai vari aspetti della vita sociale.

La socializzazione riflette il contesto sociale dello sviluppo dell’individuo e il rapporto dinamico tra individuo e società.

In termini generali, essa può essere definita come trasformazione dell’essere biologico in un essere sociale caratterizzato da uno specifico modello culturale di percezione della realtà.

La socializzazione comporta l’integrazione o l’adattamento degli individui in varie strutture e relazioni sociali, rappresentate dalla classe, dalla famiglia, dai reticoli, dalla scuola e dall’ambiente.

In sociologia il concetto di socializzazione viene usato per indicare il trasferimento intergenerazionale di valori culturali, sistemi simbolici e norme sociali.

Questa prospettiva mette in risalto la continuità dei sistemi sociali che dovrebbe essere garantita dalla socializzazione degli individui in conformità alle norme e ai valori dominanti.

In psicologia, lo stesso concetto viene usato per indicare i processi di sviluppo della personalità in diversi contesti storici e sociali, e in particolare nell’interazione con la famiglia.

Nella scienza dell’educazione, la socializzazione è connessa ai problemi dell’insegnamento e all’apprendimento.

Il concetto di socializzazione si basa su un assunto ambivalente: da un lato infatti esso fa riferimento all’acquisizione nel corso dell’infanzia e dell’adolescenza di modelli comportamentali rappresentati dalla generazione dei genitori; dall’altra presuppone lo sviluppo dell’individuo come attore indipendente e socialmente competente di un complesso di relazioni sociali.

Questa ambivalenza ha un carattere fondamentale: la “costruzione sociale della realtà” richiede la costante acquisizione pratica e teorica della realtà sociale nel processo di sviluppo dell’individuo, e nello stesso tempo l’adattamento ad un mondo preesistente di simboli, mezzi di comunicazione, istituzioni e strutture di potere e di produzione.

Poiché il concetto di socializzazione non si basa né sul determinismo biologico (programma genetico) né sul determinismo ambientale (programma sociale), esso introduce una prospettiva teorica più ampia, in cui sia lo sviluppo dell’individuo, sia la continuità dei sistemi sociali vengono ricondotti all’articolazione tra bisogni, capacità e fini individuali da un lato, e condizioni di vita e norme sociali dall’altro.

Questa interrelazione non implica necessariamente né un conflitto tra individuo e società, né un ciclo stabilizzante di riproduzione ideologica e sociale della società.

Se la socializzazione è intesa in questi termini, come realizzazione attiva del potenziale umano nel contesto di strutture sociali di produzione e riproduzione, lo sviluppo dell’individuo include anche le potenzialità per il mutamento sociale.

Le definizioni sociologiche tradizionali del processo di socializzazione tendono ad assimilarlo all’integrazione funzionale degli individui in relazioni sociali, modelli comportamentali e strutture di interazione preesistenti.

Questa concezione, tuttavia, riflette un’idea della società come essenzialmente aproblematica – una società, cioè, che in via di principio favorisce anziché limitare lo sviluppo dell’individuo.

Nell’ambito della psicologia dominano d’altro canto concezioni psicogenetiche o psicanalitiche dell’essere umano che non sono in grado di spiegare adeguatamente l’interrelazione tra lo sviluppo della personalità e le condizioni della vita sociale e lavorativa. 

Si tratta di definizioni che da un lato riducono l’individuo a un insieme di tratti e capacità, dall’altro insistono sulla sua dipendenza dall’ambiente sociale.

 

Focalizzando l’attenzione sulla riuscita o mancata integrazione nella società corrente, questi approcci trascurano di mettere in relazione in modo sistematico le variazioni dello sviluppo individuale con le differenze culturali e intraculturali nelle opportunità di apprendimento.

Alcuni orientamenti più recenti  considerano la socializzazione come un processo di sviluppo e di formazione della personalità umana che dipende sia dal patrimonio genetico sia dall’interazione dell’individuo con le condizioni di vita sociali ed ecologiche, e  che prevede la  modificazione del proprio comportamento e personalità, dovuta al rapporto con gli altri.