La gramigna nell’orto


La gramigna ( nome comune di alcune Poacee, appartenenti specialmente ai generi Agropyrum e Cynodon) è uno dei peggiori infestanti dei nostri orti a causa della difficoltà di eliminarla.

E’ una graminacea perenne a sviluppo estivo. Si diffonde particolarmente nei terreni poco lavorati, nei vigneti e nei frutteti. E’ presente in tutta la penisola, e risparmia solo le zone poste a nord dei confini della Val Padana, dove è pure presente ma senza provocare danni rilevanti.

                 
La gramigna è una pianta perenne che si diffonde per lo più per via vegetativa, cioè per mezzo degli stoloni ( ramo lungo e sottile che nasce alla radice e si sviluppo strisciando)  superficiali e dei rizomi ( fusto perenne sotterraneo) che crescono sottoterra fino a notevole profondità.

La moltiplicazione per via sessuata, cioè attraverso i semi, è meno frequente.

Per eliminare la pianta diventa indispensabile liberare il terreno da tutti i nodi sotterranei: è sufficiente che uno solo rimanga, per ricreare in poche stagioni l’infestazione.

La gramigna è un’erba infestante provvista di un lungo stelo strisciante, sottile e robusto, che propagandosi si radica dando così luogo a nuovi individui. La gramigna è comune nei terreni incolti ma lo è anche nei giardini, dove può rovinare ortaggi e aiuole fiorite. Per questo motivo è importante liberare un giardino da questa ospite indesiderata.

Quando preparate un terreno da coltivare,  dovete rimuovere accuratamente tutte le radici e i lunghi steli striscianti della gramigna prima della semina.

Ricordate che questa pianta ha radici lunghissime che possono arrivare fino a due metri di profondità; dovrete quindi fare attenzione di averla estirpata tutta.

                     

Le parti rimosse vanno portate in un luogo lontano da quello da coltivare e se possibile, con tutti i criteri di sicurezza rispettati, bruciate.

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