Il radicchio (Chicorium Intybus) rientra nella grande famiglia delle Composite e del gruppo delle Cicorie.
Ha un sapore generalmente amaro, che però può variare a seconda della tipologia e della regione di provenienza.
Estremamente versatile in molte ricette, il radicchio, una volta considerato cibo dei poveri, oggi ha riconquistato il suo importante ruolo a tavola come ortaggio dalle mille proprietà.
Tradizionalmente coltivato in un’area del Veneto, è un tipo di verdura tipicamente invernale per cui, in base alla varietà, viene raccolto da ottobre fino a primavera.
Grazie al suo elevato contenuto di sali minerali, il radicchio ha proprietà toniche e rimineralizzanti e il suo consumo è indicato come fonte vegetale di calcio e di ferro.
Dal punto di vista nutrizionale il radicchio contiene circa il 94% di acqua e solamente 13 calorie per 100 grammi. Come abbiamo detto, è particolarmente ricco di sali minerali e vitamine, tra cui vitamina C (circa 11 mg/100g), vitamina A, vitamina B1, B2, B3 e vitamina K.
Di radicchio esistono fondamentalmente due grandi gruppi: il radicchio con foglie dal colore rosso intenso e il radicchio con foglie variegate.
In base a queste informazioni, le varietà di radicchio più note e pregiate sono:
Radicchio di Treviso (marchio Igp dal 1996) ha un colore rosso scuro intenso e striature bianche, ha una consistenza croccante, un sapore delicatamente amarognolo e germogli che tendono a curvarsi e chiudersi in punta. Si distingue in precoce o tardivo.
Il primo ha cespo voluminoso e allungato, foglie più grosse e un sapore amaro più intenso; il secondo ha foglie con costola dorsale molto evidente e la parte apicale di un rosso vinoso intenso arricciata (il Radicchio Rosso di Treviso viene coltivato anche nelle province di Padova e Venezia)
Radicchio di Castelfranco (IGP dal 1996): anche noto come “rosa di Castelfranco”, nasce nel 1800 da un incrocio del radicchio rosso di Treviso e l’indivia scarola. Ha un sapore molto delicato rispetto alle altre varietà, ha foglie larghe e leggermente arricciate, è bianco con variegature che vanno dal rosso al viola chiaro. Il sapore varia dal dolce all’amarognolo e si produce in oltre 50 comuni tra le province di Treviso, Padova e Venezia
Radicchio di Chioggia (IGP dal 2008): “radicchio chioggiotto”, o “rosa di Chioggia”, si tratta di una varietà con foglie rosse striate di bianco e dalla tipica forma a sfera. La varietà di Chioggia è stata selezionata negli anni ’30 dall’incrocio del radicchio trevigiano e l’indivia radicchio di Verona. Rispetto alle altre varietà di radicchio, è particolarmente croccante e il sapore leggermente più amarognolo.
Radicchio IGP di Verona: “l’oro rosso della Bassa”, selezionato direttamente dal Radicchio Rosso di Treviso e derivante dalla coltivazione della cicoria rossa, ha foglie ovali e allungate, a formare un cespo compatto, e un sapore più amarognolo. Viene prodotto in molti comuni della provincia scaligera e in alcune zone limitrofe del Vicentino e del Padovano. Anche in questo caso c’è un tipo precoce, con cespo ovale, allungato e chiuso, e un tipo tardivo, che viene colto nei mesi più freddi e ha cespi più grossi del precoce.
Radicchio variegato fior di Masera: ha cespi di foglie larghe e tondeggianti, con variegatura di colore dal giallino al verde, screziato di marrone, rosso porporato e viola. Ha un sapore delicato, leggermente dolce, ma con il tipico fondo amarognolo.
Sono inoltre diffusi, il Radicchio bianco o variegato di Lusia e il Rosa di Gorizia.
Anche il radicchio, come molti ortaggi della sua famiglia, contiene un’elevata quantità di sali minerali (potassio, calcio, fosforo, magnesio e ferro).
Il suo consumo è particolarmente indicato come fonte vegetale di calcio (quindi utile prevenire e trattare l’osteoporosi) e di ferro (quindi è anche antianemico) ed è un potente depurativo.
Il radicchio contiene anche vitamina K, utile a ossa e arterie.
Inoltre, il radicchio: Favorisce la digestione e protegge il fegato, le sostanze che gli conferiscono il particolare gusto amarognolo, promuovono la secrezione salivare e gastrica e dunque facilitano la digestione e, grazie all’effetto stimolatorio sulla secrezione biliare, facilitano l’espulsione dei gas intestinali.
È un alleato contro il diabete e regolarizza l’intestino, contenendo molte fibre, il radicchio, soprattutto se consumato a stomaco vuoto prima dei pasti, riduce l’innalzamento glicemico.
Il radicchio contiene molta vitamina C, carotenoidi e antociani, per questo è efficace nel contrastare l’invecchiamento cellulare provocato dai radicali liberi
Per il suo contenuto dicarotenoidi e antociani, il radicchio ha anche potere ipocolesterolemizzante, cioè è in grado di prevenire il rischio cardiovascolare, riducendo il colesterolo cattivo (LDL e VLDL).
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