Glossario dei termini della birra


Con l’approssimarsi dell’estate torna prepotentemente alla ribalta la Birra, come già pubblicato in   beviamoci una birra è buona e fa bene, sembra essere la bevanda più bevuta in estate e non solo.

Per aiutarci a comprendere le specificità delle varie birre e del lessico utilizzato dai “professionisti”, ho pensato di pubblicare un piccolo glossario che spero torni utile per una scelta consapevole della birra da bere.

Abdij/Abbaye/Abbazia – Solitamente non viene prodotta in abbazia ma secondo ricette di antichi monasteri. In Belgio, dove è piuttosto diffusa, è una birra ad alta fermentazione, decisamente alcolica e strutturata.

Accessorio – Oggetto necessario o comunque utile per il consumatore di birra, quale bicchiere, sottocoppa, vassoio ecc.. 

Acido acorbico – Vitamina C, antiossidante che si aggiunge talvolta alla birra per neutralizzare l’effetto ossidante dell’ossigeno dell’aria. 

Acido folico – Vitamina del complesso B presente nella birra. 

Acqua di fabbricazione – Acqua impiegata per la fabbricazione della birra, in sala di cottura. E’ la componente prevalente della birra, intorno al 90% del volume totale. Poicè non tutte le acque sono uguali, il tipo di acqua utilizzato contribuisce alla specifica caratterizzazione dei prodotti. L’acqua per la lavorazione della birra deve essere batteriologicamente pura ed avere la composizione di sali minerali caratteristica dei vari tipi di birra che si vuole produrre. Ad esempio, per le birre tipo Pilsner si richiedono delle acque dolci e leggere (povere di sali), mentre per le birre tipo Pale Ale inglesi si richiedono delle acque dure e ricche di sali minerali. Con le tecnologie moderne è comunque possibile correggere l’acqua di base per renderla più rispondente alle caratteristiche della birra che si vuol produrre, ciò consente di poter produrre i vari tipi di birra anche in posti diversi da quelli roiginari.

Alcool – Prodotto della fermentazione alcolica, per la trasformazione degli zuccheri in alcol e anidride carbonica per mezzo del lievito. 

Ale – Birra a fermentazione alta: ve ne sono molte tipologie, tra le quali Bitter Ale, Brown Ale, Mild Ale, Pale Ale (Gran Bretagna). Il termine indica in senso lato le birre prodotte con il metodo dell’alta fermentazione. In senso stretto identifica una famiglia di birre inglesi aromatiche comprendente numerosi stili.

Alt – In tedesco significa antico. E’ una ale di colore ramato e sapore pulito, caratteristica di Düsseldorf.

Altbier – Birra a fermentazione alta tipica della zona di Düsseldorf (Renania, Germania del Nord). Tedesca ad alta fermentazione di colore ambrato carico. Tipica di Düsseldorf, possiede un’alcolicità vicina al 4,5 %.

Analisi della birra – Determinazione da parte di un laboratorio scientifico delle caratteristiche chimico-fisiche o microbiologiche della birra. 

Anidride carbonica – C02, gas carbonico prodotto dalla fermentazione e presente nella birra. 

Antiossidante – Vitamina C, acido acorbico. Stabilizzante che neutralizza l’azione di piccole quantità di ossigeno dell’aria presenti nella birra. 

Aroma – Insieme di sostanze che compongono il gusto e l’odore di un cibo. Nella birra sono state individuate circa 40 componenti dell’aroma. 

Attività enzimatica – Azioni degli enzimi nella trasformazione delle sostanze organiche: amidi in zuccheri, proteine in aminoacidi, zuccheri in alcol e anidride carbonica etc….

 Baga – Anello del collo della bottiglia, su cui viene applicato il tappo. 

Barattolo – Recipiente cilindrico di banda stagnata, alluminio o altro metallo, spesso chiamato impropriamente “lattina”. 

Barley wine – Letteralmente “vino d’orzo”: birra di fermentazione alta (Gran Bretagna) di gradazione sostenuta. Birra particolarmente alcolica, facilmente oltre il 9%. Il colore può andare dal dorato all’ambrato molto intenso. Quasi sempre in bottiglia, talvolta può invecchiare.

Barrel – Recipiente di legno o di metallo del contenuto di 163,7 litri in Gran Bretagna e 119,2 litri negli Usa. Fusto da trasporto.

Berliner weisse – Birra di frumento tipica di Berlino con circa il 3% di alcol e dall’aspetto lattiginoso. A volte viene servita con del succo di frutta per attenuarne la forte acidità.

Bière blanche – Birra di frumento belga dall’aspetto opalescente. Al naso e in bocca risulta fresca e speziata. Contiene circa il 5% di alcol.

Bière de garde – Birra del Nord della Francia ad alta fermentazione e rifermentata in bottiglia. L’alcol varia tra il 5 e il 7% e il colore è generalmente ambrato.

Bière de mars Francese a bassa fermentazione prodotta in autunno e consumata per festeggiare l’inizio della primavera. Solitamente è ben strutturata, di colore ambrato e con un’alcolicità vicina al 5%.

Birra – Bevanda ottenuta dalla fermentazione alcolica con ceppi di Saccharomyces Carlsbergensis o di Saccharomyces Cerevisiae dei mosti preparati con malto di orzo anche torrefatto e acqua, amaricati con luppolo. 

Birra a fermentazione alta – Birra fermentata con lievito Saccharomyces Cerevisiae, la cui temperatura ottimale è tra i 15 e i 20 gradi, il quale a fine fermentazione si deposita sul fondo del tino. 

Birra a fermentazione spontanea – Birra a cui non si aggiunge lievito e che viene fermentata con il lievito presente nell’aria del locale nel quale avviene la fermentazione. Tipica del Payottenland, una regione del Belgio. 

Birra analcolica – Possono essere inclusi fra le birre analcoliche tutti quei prodotti che vanno da un minimo di 3 a un massimo di 8 gradi saccarometrici. 

Birra cruda – Birra non pastorizzata, ossia non riscaldata a 60 gradi per 20 minuti o a temperatura più alta per un periodo di tempo corrispondente più breve. Va consumata in tempi assai brevi perché perde presto stabilità.

Birra di puro malto Birra prodotta con malto d’orzo e/o malto di frumento senza l’aggiunta di cereali non maltati.

Birra light o leggera – La denominazione “birra light” o “leggera” è riservata al prodotto con grado saccarometrico non inferiore a 5 e non superiore a 11.

Birra speciale Secondo la legge italiana è una birra con almeno 12,5 gradi Plato, e circa 5,4/5,8° gradi alcol sul volume.

Birra spillata – Birra spillata dal fusto nel locale di mescita. 

Birreria – Stabilimento nel quale si produce birra. Oggi termine più comunemente usato per locale pubblico nel quale si consuma prevalentemente birra. 

Bitter Ale – Birra a fermentazione alta (Gran Bretagna) con pronunciato gusto amaricante. La più classica delle birre inglesi, tipicamente servita alla spina. Possiede circa il 4% di alcol, un colore ambrato e un deciso carattere luppolato. Le versioni best e special sono leggermente più alcoliche.

Bottiglia a perdere – Bottiglia senza cauzione. 

Bottiglia a rendere – Bottiglia cauzionata che viene riutilizzata dalla fabbrica dopo opportuna sterilizzazione. 

Brown Ale – Birra scura a fermentazione alta (Gran Bretagna), di gusto prevalentemente maltato, quindi abbastanza dolce.

Bock – Tedesca a bassa fermentazione, spesso ambrata, con un carattere maltato e un’alcolicità compresa tra il 6 e il 7,5%. La variante maibock veniva tradizionalmente prodotta per le feste primaverili.

Brown ale – Inglese di colore ambrato intenso e dal gusto leggermente dolce. Tipicamente tra il 3,5 e il 4,5% di alcol.
Caldaia di miscela – Caldaia in cui si fanno bollire parti di miscela in sala di cottura. 

Cantina di deposito – Locale dove la birra viene fatta stagionare e maturare. 

Cantina di fermentazione – Locale dove la birra viene fatta fermentare. 

Cantina del lievito – Locale dove viene tenuto il lievito di birra. 

Categorie della birra – Classificazione delle birre secondo la legge, secondo le imposte di fabbricazione. 

Catena di imbottigliamento – Insieme dei macchinari usati per il trattamento delle bottiglie, dalla depallettizzazione, al lavaggio, al riempimento, all’ etichettatura e all’imballaggio. 

Catena d’infustamento – Insieme dei macchinari per il trattamento dei fusti: lavaggio, riempimento, etichettatura, controllo. 

Centrifugazione – Separazione delle sostanze che intorbidano la birra, mediante centrifuga. 

Ceppo di lievito – Lievito di coltura pura ricavato da una sola cellula. 

Cereali – Graminacee usate nella fabbricazione della birra: orzo, frumento, riso, mais, miglio e altri ancora. 

Cereali

Colore della birra – Dipende dal tipo di malto usato nella produzione. Grosso modo è divisibile in chiara, ambrata e scura anche se in realtà le sfumature cromatiche dei vari tipi di birra sono molte di più. 

Confezionamento – Operazione finale di preparazione delle confezioni in bottiglie, barattoli, fusti. 

Controllo qualità – Insieme delle analisi che permettono di paragonare i parametri ottenuti a quelli prestabiliti sul piano della qualità della birra.

Cream ale – Definizione per una birra americana chiara, non particolarmente strutturata nel corpo e nel gusto. Spesso viene tagliata con una lager chiara. Vicina al 5% di alcol.
Degustazione – Controllo, mediante assaggio, delle caratteristiche organolettiche della birra. 

Diat Pils – birra per diabetici. Una fermentazione eccezionalmente prolungata elimina i carboidrati ma allo stesso tempo sviluppa alcol. Questo procedimento finisce per creare una birra molto forte e secca. Gli esempi più noti sono versioni del tipo pilsener.

Doppelbock – Birra della Germania meridionale a bassa fermentazione e alto contenuto alcolico, di solito oltre il 7,5%. Di colore ambrato carico o quasi scuro, tradizionalmente veniva prodotta in primavera. Spesso il nome del prodotto contiene il suffisso “ator”, se messa in vendita durante la quaresima.

Doppio malto – Secondo la legge italiana è una birra con una gradazione Plato non inferiore a 14,5, e con circa 6,5% di alcol sul volume.

Dortmunder – Lager chiara piuttosto luppolata con un’alcolicità vicina al 5%. Tipica di Dortmund.

Draught – In inglese significa letteralmente “alla spina”. Le lattine e le bottiglie che riportano questa indicazione contengono un dispositivo meccanico atto a simulare l’effetto di spillatura della birra.

Dubbel/Double – Ale belga rifermentata in bottiglia dal colore ambrato e carattere maltato. Spesso è una birra trappista o di abbazia.

Dunkel – scura in tedesco.

Durezza dell’acqua – Quantità di sali minerali, espressa in gradi, contenuti nell’acqua.
Eisbock – Antica birra tedesca ottenuta dalla sottrazione di una parte della componente acquosa attraverso il congelamento del fusto. Il risultato è una birra corposa, alcolica e dal gusto deciso.

Estratto di lievito – Prodotto del lievito anche chiamato “estratto vegetale”, ricchissimo di sostanze biologiche e di vitamine. 

Estratto di luppolo – Prodotto del luppolo. Concentrato di resine amare contenute nel luppolo.

Export – Spesso è sinonimo di Dortmunder altrimenti può identificare una qualsiasi birra nata per l’esportazione. Altre volte dovrebbe indicare un prodotto di qualità superiore. In Germania definisce una leger più secca di quella di Monaco, ma meno luppolata di una Pilsener, e comunque più forte di entrambe. Ottima con insalate, pesce e pollo. Si serve a 8-9° C, altrove è sinonimo di premium.
Fabbricazione della birra – Operazione che va dalla macinazione delle materie prime, fino al confezionamento delle bottiglie e dei fusti.

Faro – Lambic cui viene aggiunto zucchero durante la fermentazione. È una birra con circa il 5% di alcol, spesso ambrata, in cui la dolcezza dello zucchero si contrappone all’acidità della fermentazione spontanea.

Fermentazione – Metabolismo anaerobio. Trasformazione degli zuccheri in alcol e anidride carbonica, in assenza di aria. 

Fermentazione principale – Fermentazione che si svolge in cantina di fermentazione, durante la quale circa i due terzi dell’estratto si trasformano in prodotti del metabolismo del lievito (alcoli, C02, amminoacidi e altri ancora). 

Fermentazione secondaria – Fermentazione che si svolge in cantina di deposito, durante la quale il rimanente estratto fermentabile (circa il 15 per cento) si trasforma in metaboliti del lievito, per cui la birra si satura qui, in recipienti chiusi, di anidride carbonica. 

Filtrazione – Operazione di chiarificazione del mosto e della birra, per toglierne le sostanze insolubili (lievito, proteine coagulate). 

Flavour – Insieme di aromi che compongono il sapore e l’odore della birra. 

Framboise/Frambozen – lambic di lamponi, adatta per le occasioni eleganti, si serve leggermente fredda in flute.

Fusto – Recipiente di legno o di metallo del contenuto da 10 a 200 litri, usato per il trasporto e la spillatura della birra nei locali di mescita. 
Germinazione – Germogliazione dei semi di orzo durante la trasformazione in malto. 

Gueze – Birra di fermentazione spontanea belga, dal gusto piuttosto vinoso, che deriva da una miscela di lambic giovane e di lambic invecchiata. Belga risultante da un taglio di alcune lambic stagionate in botte e altre giovani, rifermentata in bottiglia. Attorno al 5% di alcol.

Gusto – Sensazione al palato; dolce, acido, amaro, salato. 
Hefe – prefisso tedesco che significa lievito. Sta a indicare una birra che contiene sedimento.

Hell/Helles – chiara ( e dorata) in tedesco.
Ice beer – Moderna versione delle Eisbock, congelata durante la maturazione. Di colore chiaro e buon tenore alcolico.

Imbottigliamento – Reparto di riempimento delle bottiglie.

Imperial stout – Stout nata nel Regno Unito per essere esportata nella Russia Imperiale. Concepita per essere conservata a lungo, è una birra più alcolica di una stout tradizionale, arrivando facilmente all’8%.

India pale ale/Ipa – Inglese destinata tradizionalmente all’esportazione in India. Versione più alcolica e luppolata della semplice pale ale, supera facilmente il 5% di alcol.

Infustamento – Reparto di riempimento dei fusti. 

Intensità di amaro – Intensità della sensazione di amaro al palato, all’atto della degustazione della birra. 

Invecchiamento – Ciò che la birra purtroppo subisce con l’andare del tempo, per cui diventa meno aromatica, di gusto meno fresco, perdendo gran parte del suo valore organolettico.
 Kellerbier – Bavarese a bassa fermentazione non filtrata. È tipicamente poco frizzante, con un buon tenore di luppolo.

Kölsch – Birra di fermentazione alta della zona di Colonia (Germania del nord). Tipica di Colonia, ad alta fermentazione. È una birra chiara, piuttosto acida, con un’alcolicità vicina al 4,5%. Ottima come aperitivo o digestivo, si serve a 8-9° C.

Kriek – lambic di ciliege, vivace e mandorlata. Ideale come aperitivo, di norma si serve leggermente fredda in flute.

Kulmbacher – Proveniente da Kulmbach, in Baviera. Realizzata con la bassa fermentazione, è di colore scuro e buona struttura.
Lager – Birra maturata in cantina di deposito. Di fermentazione bassa. Termine impropriamente usato anche per indicare birra chiara. Sinonimo di birra a bassa fermentazione e a lunga stagionatura. Può essere di colore paglierino scarico come scura, tra le più forti del mondo come estremamente leggera. Talvolta il termine può descrivere il tipo di birra più diffuso nel mondo: chiara, di media alcolicità, non particolarmente caratterizzata negli aromi e nel gusto.

Lambic – Birra di fermentazione spontanea belga, dalla quale si ricava la gueze. Birra belga di frumento e malto d’orzo a fermentazione spontanea rifermentata in bottiglia oppure in botti di quercia o rovere. Ha un sapore fresco e piuttosto acido, un colore chiaro opalescente e un’alcolicità vicina al 4%. Talvolta, con lo scopo di addolcirne il carattere, alla lambic viene aggiunta della frutta durante la fermentazione. La birra prende il nome di framboise se si tratta di lamponi, kriek di ciliegie, pêche di pesche, cassis di ribes neri.

Lievito – Organismo monocellulare della famiglia dei saccaromiceti, capace di trasformare per fermentazione gli zuccheri in alcol e anidride carbonica. 

Lievito di fermentazione alta – Lievito che fermenta a temperatura fra i 15 ed i 20 gradi ed alla fine della fermentazione viene a galla. 

Lievito di fermentazione bassa – Lievito che fermenta a temperatura fra i 5 ed i 10 gradi e che alla fine della fermentazione si deposita sul fondo.

Light beer/Leichtbier/Birra leggera – Definizione per una birra dal basso contenuto calorico e soprattutto alcolico. Spesso è una birra poco strutturata anche negli aromi e nel gusto.

Luppolo – Pianta rampicante dioica che produce inflorescenze molto profumate dalla umulina, il polline usato dal birrario per aromatizzare la birra. 

Luppolo

Luppolamento – Aggiunta del luppolo durante l’ebollizione in sala di cottura o più tardi, per aromatizzare la birra.
Maibock – birra bock prodotta per celebrare la primavera. Di solito è chiara e di qualità super premium.

Mais – Granoturco. Grano crudo utilizzato per la produzione della birra, sotto forma di semolino. 

Maltaggio – Lavorazione del cereale per trasformarlo in malto. Tallitura.

Malt liquor – Termine diffuso negli Stati Uniti per indicare una strong lager. Di colore chiaro con oltre il 5% di alcol. Si serve a 7° C.

Malto – Cereale che è stato fatto germinare per attivare il suo potere enzimatico, con il quale gli amidi vengono trasformati in zuccheri. Malto d’orzo, di frumento, d’avena ecc.. 

Malto chiaro – Malto essiccato a temperatura bassa (80 gradi) in modo che si formino meno sostanze coloranti (melanoidine), usato per la produzione di birre chiare. 

Malto scuro – Malto essiccato a temperature alte (oltre 90 gradi), in modo che si formino più sostanze coloranti (melanoidine), usato per le birre ambrate e scure. È detto anche malto tostato. 

Maltosio – Zucchero disaccaride risultante dalla saccarificazione degli amidi del malto nella fabbricazione del mosto per birra. 

Malto torrefatto – Malto essiccato a temperatura alta (oltre 120 gradi) e quindi molto ricco di sostanze coloranti (melanoidine), usato in aggiunta la malto scuro o tostato per ottenere una maggiore colorazione.

Märzen – Bavarese prodotta nel mese di marzo per essere consumata in autunno. È tipicamente una chiara dorata di buon corpo e dal carattere maltato, con un contenuto alcolico attorno al 5%.

Märzenbier – Birra di bassa fermentazione di colore ambrato (rossa). Germania Occidentale , Monaco di Baviera – È la tipologia di birra che viene servita all’Oktoberfest. 

Masskrug – Boccale da un litro, di vetro, terracotta o ceramica (Germania meridionale). Nella lingua parlata si dice comunemente Mass. 

Maturazione – Processo tendente all’equilibrio molecolare dei componenti della birra, che porta all’aroma finale, alla saturazione con anidride carbonica e alla stabilità chimico-fisica. Si svolge in cantina di deposito. 

Mescita – Atto di versare la birra nel recipiente destinato al consumatore. 

Mild ale – Birra di alta fermentazione, di colore ambrato scuro o marroncino dal gusto piuttosto dolciastro tipico dei Midlands inglesi, ossia Birmingham e dintorni. Tra le birre più diffuse in Inghilterra. È di colore ambrato abbastanza carico, si differenzia dalla bitter per essere più maltata e meno luppolata. È anche leggermente meno alcolica, con circa il 3,5%.

Miscelazione – Operazione d’impasto delle materie prime e della conduzione delle varie miscele alle temperature ottimali per l’azione degli enzimi in sala di cottura. 

Mosto – Liquido composto d’acqua e dalle sostanze solubili delle materie prime usate per la fabbricazione della birra, filtrato, luppolato e bollito. La quantità percentuale di estratto in esso contenuto, dà la “gradazione della birra” e si misura in “gradi Bolling” o “Plato”. 

Münchner – Birra tipo Monaco, di fermentazione bassa e di colore scuro.

Münchner/Monaco – È stato codificato come uno dei primi stili di birra a bassa fermentazione. È scura con un carattere maltato e un’alcolicità attorno al 4,5%. Tipica di Monaco di Baviera.

Old ale – Scura inglese ad alta fermentazione, tradizionalmente invecchiata un paio di anni prima di essere consumata. Possiede il 6% di alcol, buon corpo e gusto strutturato. In Australia qualunque ale scura può essere definita old.

Olii essenziali – Componenti dell’aroma. 

Orzo – Cereale preferito nella fabbricazione della birra. 

Orzo distico – Orzo la cui spiga produce i semi in due sole file. 

Orzo esastico – Orzo la cui spiga produce sei file di semi. 

Orzo tetrastico – Orzo la cui spiga produce quattro file di semi. 

Ossidazione – Reazione dall’ossigeno con i componenti della birra, che causa il torbido ed il sapore di ossidazione (di cotto). 
Pale ale – Ale inglese di colore ambrato con riflessi ramati o aranciati. Possiede un discreto corpo e un carattere luppolato e circa il 4% di alcol. Tipica di Burton-on-Trent. Si serve a 13° C.

Pallet – Bancale di legno su cui si caricano multipli di casse e cartoni. 

Pastorizzatore – Macchina con la quale si esegue la pastorizzazione. 

Pastorizzazione – Riscaldamento della birra a 60 gradi per 20 minuti o a temperatura più alta per un periodo di tempo corrispondente più breve, allo scopo di annientare eventuali microrganismi ancora presenti nella birra dopo la filtrazione. 

Pilsner/Pils – Birra di fermentazione bassa, chiara, di gradazione fra i 10 e i 13 gradi, originaria di Pilsen (repubblica Ceca). Birra chiara a bassa fermentazione nata a Pilsen, in Boemia. È di colore dorato, talvolta con riflessi verdastri. Rispetto a una lager comune, dovrebbe essere particolarmente luppolata e dotata di maggiore corpo. Oggi il nome è inflazionato e potrebbe non descrivere una birra di questo tipo.

Pint – Tipico recipiente per birra inglese del contenuto di 0,568 litri, di vetro, peltro, argento o, alle corti reali, d’oro. 

Plato – Unità convenzionale della gradazione della birra, espressa in un’unità di estratto nel mosto prima della fermentazione. 

Porter – Birra di alta fermentazione, alta gradazione, di colore malto scuro (Gran Bretagna). Originaria di Londra, simile alla stout ma poco meno scura e amara. Si serve a 13° C.

Primo mosto – Prima parte del mosto che scende dal tino di filtrazione in sala di cottura, prima di iniziare il lavaggio delle trebbie con acqua calda.

Premium – In teoria dovrebbe identificare una lager chiara di qualità superiore. Nella realtà è un termine spesso abusato che può non significare nulla.

Pressione – Azione esercitata da un corpo su una superficie. I gas compressi esercitano una pressione sulla superficie che li racchiude tanto più grande quanto più alta è la loro temperatura. La pressione si misura in chilogrammi per centimetro quadrato (kg/cm2) o atmosfere o, da tempo recente in bar, che significano appunto kg/cm2. La saturazione della birra si misura in grammi per litro e si determina per mezzo della pressione e della temperatura che la birra ha in un recipiente.

Pub – Esercizio pubblico nel quale si spilla la birra, nato in Gran Bretagna, ma poi rapidamente diffusosi in Irlanda e Stati Uniti. Oggi ve ne sono in tutto il mondo. Il suo nome deriva dalla contrazione di Public House.

Qualità – Insieme delle caratteristiche organolettiche della birra; diventano qualità quando sono costanti e tipiche per quel prodotto
Radichetta – Sottile protuberanza del seme dell’orzo che si forma durante la germinazione e che si stacca durante l’essiccamento del malto. Ottimo foraggio.

Rauchbier – Specialità a bassa fermentazione tipica della Franconia prodotta con malto affumicato. Scura di colore, con circa il 5% di alcol. 

Reinheitsgebot – Decreto emanato dal Governo Bavarese nel 1516, che obbliga ad usare per la fabbricazione della birra solo “orzo, luppolo e acqua”. 

Riso – Grano crudo usato nella fabbricazione della birra sotto forma di mezzagrana. 
 Saccarificazione – Trasformazione degli amidi in zucchero, mediante l’azione della diastasi in sala di cottura. 

Saccharomyces Carlsbergensis – Lievito a bassa fermentazione. Così chiamato perché questo saccaromicete fu messo per la prima volta a coltura nel 1883 dallo scienziato E.C. Hansen, ricercatore dei laboratori Carlberg. Il S.C. è stato il primo lievito di coltura pura nato da una sola cellula. La scoperta si rivelò fondamentale per arrivare a produrre birra di alta qualità e di gusto costante.

Saison – Stile ad alta fermentazione tipico del Belgio di lingua francese. È una birra fresca e ben luppolata con un’alcolicità tra il 6 e l’8%. Spesso rifermentata in bottiglia, può essere indicata per l’invecchiamento.

Sala di cottura – Reparto della fabbrica di birra, nel quale si svolge la macinazione e la miscelazione delle materie prime, la filtrazione del mosto e l’ebollizione dello stesso con aggiunta di luppolo. Reparto dove si produce il mosto per la fabbricazione della birra. 

Schiuma – Strato di piccolissime bollicine che sovrastano la birra composte da sostanze gommose (destrine, proteine) gonfiate dall’anidride carbonica. Più le bollicine sono piccole, più è stabile la schiuma. Essa non si forma in presenza di tracce di sostanze grasse, per cui è fondamentale per una bella schiuma, che il bicchiere da birra sia completamente liberato da tracce di grasso. Pertanto anche il detersivo non deve contenere grassi.

Schwarzbier – Lager tedesca di colore scuro, dal gusto deciso di malto e con un’alcolicità vicina al 5%.

Scotch ale – Ale proveniente dalla Scozia, di colore ambrato intenso con riflessi mogano. Indipendentemente dal contenuto alcolico, che può andare dal 3 al 10%, è una birra caratterizzata da evidenti note maltate. Si serve a 13° C, dopo il pranzo.

Sedimento – Precipitazione delle proteine coagulate. Fondo di bottiglia. 

Sostanze amare – Componenti del luppolo che conferiscono alla birra il tipico amaro e aroma del luppolo. 

Sottocoppa (sottobicchiere) – Piattello di cartone assorbente che si pone sotto il bicchiere di birra. 

Spinotto – Spinone, tubo munito di rubinetto, che si introduce nel fusto per spillare la birra. 

Spinotto incorporato – Tubo per l’estrazione della birra, incorporato e fisso nel fusto. Ha il vantaggio di tenere il fusto sempre ermeticamente protetto, per cui lo spinotto incorporato non va mai tolto dal fusto (Keg), al di fuori della fabbrica di birra. 

Stabilità – Periodo che passa fra il confezionamento della birra e l’alterazione della sua qualità organolettica. La stabilità della birra, per quanto riguarda la sua potabilità, è normalmente illimitata, dato che la birra pastorizzata non contiene alcun microrganismo e che, anche se non stabilizzata, non può comunque contenere batteri patogeni. La birra perde progressivamente i suoi pregi organolettici e deve perciò essere consumata il prima possibile. La birra migliore è sempre quella di più recente produzione. 

Stabilità della schiuma – Periodo che passa fra la mescita della birra e il sensibile peggioramento delle caratteristiche organolettiche. 

Stiefel – Recipiente di vetro per birra a forma di stivale, del contenuto da 2 a 5 litri, usato in Germania. 

Stout – Birra di fermentazione alta, di gradazione alta, e di colore molto scuro (Gran Bretagna e Irlanda). Birra ad alta fermentazione tipica dell’Irlanda. Possiede una schiuma cremosa color nocciola, un colore scuro impenetrabile e un distintivo gusto amaro. Le stout inglesi sono più dolci e prendono nomi come sweet stout, milk stout o cream stout.

Strong ale – Birra di fermentazione alta, di gradazione alta e colore ambrato (Inghilterra, Scozia). Stile diffuso principalmente in Belgio e Gran Bretagna. Di solito è una birra ambrata e piuttosto aromatica. Supera facilmente il 6% di alcol.

Strong lager – Birra a bassa fermentazione e alto tenore alcolico, tipicamente chiara. Non sempre alla quantità di alcol corrisponde una complessa struttura gustativa.

Succedanei – Materie prime in aggiunta al malto d’orzo.
Tank – Recipiente di fermentazione o deposito di grandi dimensioni. 

Tank cilindrico conico – Recipiente di fermentazione verticale con fondo troncoconico, dove si fa fermentare o maturare la birra. 

Tappatrice – Macchina per l’applicazione dei tappi alle bottiglie. 

Tappo corona – Capsula di metallo con guarnizione di sughero o di plastica, con la quale le bottiglie vengono ermeticamente chiuse. 

Tappo twist-off – Capsula di metallo o plastica a vite, che consente di richiudere ermeticamente la bottiglia dopo aver versato la birra. Basta riavvitarlo dopo averlo svitato. 

Temperatura – La temperatura ottimale per lo stoccaggio della birra è di 8 gradi. Più la temperatura è alta, più in fretta la birra si deteriora. 

Tino di decantazione – Tino dove il mosto viene lasciato sedimentare per eliminare le sostanze in sospensione (trüb). 

Tino di fermentazione – Recipiente nel quale si svolge la fermentazione. 

Tino di filtrazione – Recipiente nel quale avviene la separazione delle trebbie dal mosto. 

Tino di macerazione – Recipiente in cui l’orzo viene messo a macero, poiché assorbe la qualità sufficiente di umidità per germinare. 

Tino di miscela – Recipiente nel quale si svolge l’operazione d’impasto e di miscelazione delle materie prime in sala di cottura. 

Torbido – Flocculazione delle sostanze contenute nel mosto e nella birra che si evidenzia con un aumento della torbidità. 

Torbido da agitazione – Torbido causato dalla forte agitazione della birra. 

Torbido da freddo – Torbido dal sotto-raffreddamento della birra (sotto ai 2 gradi). 

Trappiste – Birra di fermentazione alta, di gradazione alta, di colorazione scura, prodotte dai padri trappisti. Ve ne sono tuttora solo cinque in Belgio (Chimay, Orval, Rochefort, Westmalle e Westvleteren) e una in Olanda (Koningshoeven). Ale rifermentata in bottiglia prodotta in uno dei sei monasteri trappisti tra Belgio e Olanda. Può essere chiara, ambrata o scura e contenere dal 6 al 12% di alcol. Alcune possono invecchiare.

Trebbie del luppolo – Sostanze insolubili del luppolo che rimangono nel filtro del luppolo. 

Trebbie di birra – Sostanze insolubili del malto che alla fine del processo di filtrazione del mosto rimangono nel tino di filtrazione o nel filtro miscela e vengono utilizzate quale foraggio.

Tripel/Triple – Ale belga di colore chiaro rifermentata in bottiglia. Rispetto alla dubbel è più alcolica, speziata e meno maltata.

Unità di amaro – Quantità di amaro espressa in milligrammi di isoumuloni per litro di birra. 

Umulone – Componente amara del luppolo chiamato acido Alfa. 

Unità di pastorizzazione – Un minuto a 60 gradi centigradi corrisponde ad una unità di pastorizzazione. La birra viene normalmente pastorizzata con 20 U.P., cioè lasciandola per 20 minuti a 60 gradi.

Ur. / Urquell – significa originaria di, in tedesco.
Vienna – Birra a bassa fermentazione di colore ambrato scarico con un buon tasso alcolico e un gusto delicato. Ha colore rosso ambrato, ed è fabbricata originariamente a Vienna, ma ispirata alla Marzenbier.
Yard – Recipiente di vetro alto una yarda (91,35 cm). Terminante nel fondo con una sfera, del contenuto di circa 2 litri. Era il “bicchiere della staffa”. 
Weissbier – Birra bianca, prodotta con parte di malto di frumento, di fermentazione alta, molto chiara, fermentata in bottiglia (Hefeweisse, Berliner Weisse). Birra tedesca di frumento. Può prendere il nome di hefeweisse se viene imbottigliata con del lievito, dunkel weisse se è ambrata e kristall weisse quando viene filtrata, risultando così brillante. In ogni caso la weissbier produce una schiuma abbondante, ha un profumo intenso, una buona frizzantezza, una discreta acidità e un gusto fresco. Contiene circa il 5% di alcol.

Weizen – Termine usato nel Sud della Germania per la weissbier.

Weizenbier – Birra prodotta con una parte di frumento, filtrata o non filtrata, chiara o scura. È sinonimo di Weissbier. 

Weizenbock – Birra di frumento tedesca di colore ambrato scuro. Unisce in sé l’acidità di una weizen con la rotondità e la potenza di una bock.

Wheat beer – Birra di frumento americana. Meno fruttata di quelle europee ma ugualmente fresca e frizzante.

Ovviamente, alla fine della lettura, ci vuole una birra!

Vincenzo