Cibi anti-freddo: cosa mangiare in inverno


Possiamo definire cibi anti-freddo gli alimenti che ci vengono in aiuto quando il termometro scende all’impazzata, la temperatura corporea si abbassa, l’organismo perde calore più velocemente e viene intaccata l’energia immagazzinata fino a quel momento.

Con l’alimentazione giusta possiamo prevenire gli squilibri termici interni, mantenerci “al caldo” e schivare perfino i soliti malanni di stagione

Ecco  gli alimenti che in inverno non dovrebbero mai mancare sulle nostre tavole per contrastare freddo, virus e batteri.

Per rafforzare le difese immunitarie la cosa importante è orientarsi sugli alimenti ricchi di vitamina A, come per esempio la zucca , il radicchio, le carote, i pomodori e gli spinaci.

La vitamina A svolge infatti una funzione importante sia nello stimolare il sistema immunitario sia nel proteggere le mucose.

Nelle persone che hanno le labbra screpolate o le mucose infiammate per via dell’influenza, l’apporto di vitamina A può favorire la crescita degli epiteli e riparare i tessuti danneggiati.

La vitamina C aiuta a rafforzare il sistema immunitario, protegge i vasi sanguigni, migliora la circolazione e riduce lo stress ossidativo che colpisce il nostro corpo.

Per farne il pieno, il kiwi è sicuramente l’alimento ideale: 100 g di questo frutto apportano circa 85 mg di questa preziosa vitamina.

Non bisogna dimenticare nemmeno le arance (50 mg per 100 g), i mandarini (42 mg per 100 g), i peperoni (166 mg per 100 g), i broccoli (86 mg per 100 g) ei cavoli (81 mg per 100 g). In questi casi è difficile stabilire le dosi “corrette”: ciò che si consiglia è consumare quotidianamente questi alimenti, magari combinandoli tra loro.

Un esempio? Almeno un kiwi e una carota al giorno o una porzione di radicchio e un arancio al dì.

In questo periodo particolarmente freddo si consiglia di consumare soprattutto cereali e legumi caldi, anche sotto forma di zuppe, minestre e minestroni.

Alla base di questa alimentazione mediterranea varia, infatti, devono esserci proprio i carboidrati complessi, ricchi di amido e fibre.

Attenzione, però: chi soffre di disturbi gastrointestinali, come ad esempio la sindrome del colon irritabile, non può permettersi di mangiarne in quantità elevata.

Il pesce è un alleato dell’organismo perché gli omega 3 contenuti in esso stimolano la corretta funzionalità del sistema immunitario, sono importanti nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e nell’abbassare i trigliceridi.

Quelli più ricchi sono il pesce azzurro (lo sgombro, le alici, le sardine), il salmone e il tonno.

Forse non tutti sanno, però, che le alte temperature (come quelle utilizzate per le fritture e  per la cottura alla griglia) trasformano i doppi legami degli omega 3 in radicali liberi, risultando nocivi anziché benefici.

Il pesce è importante anche come fonte di proteine: basti pensare che tutti gli anticorpi che noi produciamo sono fatti da proteine, quindi tutti i meccanismi di sintesi del sistema immunitario hanno bisogno di un substrato proteico.

Anche in noci, mandorle, nocciole e arachidi sono presenti gli omega 3 e gli omega 6: il problema è che l’apporto calorico di questi alimenti è superiore rispetto a quello del pesce.

La dose consigliata, quindi, è di 3 o 4 pezzi al giorno. Se abbiamo già mangiato del pesce, noci e mandorle si possono anche evitare.

L’idratazione è fondamentale anche se in inverno non avvertiamo lo stimolo della sete.

Se facciamo fatica a bere un litro e mezzo d’acqua al giorno (che indicativamente è il quantitativo consigliato), possiamo ovviare al problema preparando tisane e tè caldi, in grado di riscaldarci e idratarci nel modo giusto.

Una bevanda allo zenzero aiuta la digestione e apre le vie respiratorie, mentre il tè verde è ricco di antiossidanti che abbassano i livelli di infiammazione.

Fonte internet

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