Le parole dell’orto


Molto spesso negli articoli o nei libri che consultiamo per la gestione del nostro orto, si incontrano termini specifici che, almeno nel mio caso, sono di difficile interpretazione.

Credo che questo breve glossario possa esserci di aiuto. 

 

 

• ACARI Piccoli ragnetti parassiti, invertebrati, appartenenti alla classe degli Aracnidi.

• ACIDO, TERRENO Terreno che esprime valori di pH inferiori a 7 (in una scala che va da 0 a 14). I terreni moderatamente acidi sono generalmente tollerati dalla maggior parte delle piante coltivate.

• ACIDOFILA Pianta che predilige terricci a reazione acida, con pH inferiore a 7, o che in natura si ritrova in terreni acidi.

• AFIDI Insetti, spesso privi di ali, dannosi parassiti delle piante.

• ALCALINO, TERRENO Terreno che esprime valori di pH compresi tra 7 e 14. È alcalino un terreno ricco di calcare.

• AMMENDANTE Composto che serve a cor-reggere le proprietà del terreno.

• ANGUILLULE Piccoli organismi pluricellulari e anguilliformi che vivono parassitizzando piante, animali, funghi, insetti. Mentre i primi sono particolarmente dannosi per le coltivazioni orticole, quelli che vivono a spese degli insetti vengono utilizzati dall’agricoltura biologica per mantenere sotto controllo popolazioni di dorifora, nottua ecc.

• APICE VEGETATIVO Estremità in accrescimento di fusto o radice.

• ASCELLA È la zona compresa tra la base del peduncolo fogliare e il ramo (o fusto erbaceo) su cui lo stesso è inserito. Si parla comunemente di fiori e di gemme ascellari riferendosi a quelli che spuntano in tale zona.

• ASFISSIA RADICALE Fenomeno causato dall’eccessiva presenza di acqua in terreni troppo compatti (argillosi), che non permette alle radici di respirare. In questa condizione la pianta manifesta sofferenza e l’apparato radicale è soggetto a marciumi più frequenti.

• BULBO Grossa gemma sotterranea con fusto breve circondato da foglie.

• CALCAREO, TERRENO Terreno ricco di calcare e ossidi di calcio. Di solito un terreno calcareo è anche alcalino.

• CALCIFILA Si dice di pianta che predilige terreni calcarei.

• CIMATURA Intervento di taglio (potatura) sulla vegetazione tenera; si esegue staccando la cima di un getto.

• COLLETTO Parte della pianta che segna il limite tra l’apparato radicale e il fusto. È ben distinguibile solo nelle giovani piantine con un leggero restringimento che nella fase adulta non è più individuabile. È una parte aerea.

• COMPOSIZIONE CHIMICA In un terriccio risulta dalla qualità e dalla quantità di elementi (azoto, fosforo, potassio, magnesio, ferro, sodio ecc.) contenuti sia nella frazione minerale, sia in quella organica.

• COTILEDONI Una o due foglie già presenti nel seme: lo avvolgono proteggendo l’embrione. Alla germinazione sono le prime a fuoriuscire dal terreno e si riconoscono per la forma e la dimensione diversa dalle “vere” foglie.

• CRITTOGAME Termine con cui si indicano genericamente gli organismi vegetali parassiti delle piante.

• DECOMPOSITORE Organismo che trasforma sostanze complesse in più semplici.

• DIRADAMENTO Operazione con cui, dopo il germogliamento, si riduce per selezione il numero delle piantine coltivate; si garantisce così un ambiente di crescita più idoneo a quelle rimaste. Il diradamento oltre che sui germogli può essere eseguito anche su gemme, fiori o frutti.

• EMBRIONE Germe di pianticella presente all’interno del seme.

• FEMMINELLA Germoglio erbaceo che si sviluppa all’ascella delle foglie nelle piante erbacee e sulle branche di quelle arboree, normalmente in piante molto vigorose o geneticamente predisposte. Nel corso della coltivazione sono da considerarsi germogli inutili in quanto sottraggono nutrimento alle parti produttive della pianta. L’operazione di rimozione di questi germogli prende il nome di “sfemminellatura” o “scacchiatura”.

• FILE, SEMINA A Distribuzione del seme in solchi paralleli e poco profondi.

• FISSAZIONE È la capacità di captare da parte delle piante (e di alcuni microrganismi) elementi o composti presenti sottoforma gassosa nell’atmosfera (azoto, anidride carbonica).

• FITTONANTE, RADICE Tipica di moltissimi vegetali, si presenta con un asse unico che si allunga nel terreno verticalmente. È rivestita da una serie di radici più piccole, corte, sottili e da peli radicali.

• FOTOSINTESI Trasformazione dell’anidride carbonica in sostanza organica (carbonio organico, come zuccheri, cellulosa grassi ecc.). Ha luogo nelle piante verdi grazie alla presenza di clorofilla, la quale permette ai vegetali di elaborare sostanze organiche complesse a spese di semplici sostanze organiche (anidride carbonica e acqua) con l’intervento dell’energia luminosa.

• GERMINAZIONE Processo di sviluppo della pianta dal seme.

• GRUMI O GLOMERULI Aggregazione di particelle del suolo (specialmente di argilla o limo) che si formano mediante l’intervento di sostanze cementatrici organiche o minerali. Grazie ai grumi il suolo si presenta poroso, con presenza di vuoti che si riempiono di aria e acqua. È questa la condizione indispensabile perché nel terreno si sviluppi l’attività biologica.

• GUAINA Parte inferiore della foglia che abbraccia il fusto.

• IMBIANCHIMENTO Operazione con cui, tramite coperture (paglia, carta o terra), si protegge la pianta dalla luce. Gambi o foglie diventano così di colore chiaro o bianco e di consistenza tenera.

• INFESTANTE Pianta priva di interesse agrario che cresce nelle coltivazioni assieme alle piante utili

• LETTO CALDO (SEMENZAIO) Piccola superficie di terreno o cassetta (in plastica o in legno) sul fondo della quale viene depositato uno strato di letame fresco (20-30 cm). Si ricopre con un eguale spessore di terriccio o terra di campo ben sminuzzata (preferibilmente sterilizzata) e si utilizza per la semina. Il calore sviluppato dai processi fermentativi del letame consente una rapida germinazione dei semi.

• LITOTAMNIO O FARINA DI ALGHE Prodotto ottenuto dalla macinazione di alghe Lithothamnium, utilizzato in agricoltura biologica come ammendante, fitostimolante, antiparassitario, oltre che per arricchire e migliorare il compost.

• MICROELEMENTI Elementi minerali semplici presenti nel suolo in concentrazioni inferiori a un grammo per chilogrammo di terreno. La loro equilibrata presenza permette lo sviluppo ottimale delle foglie e dell’apparato radicale oltre ad agevolare il processo della sintesi clorofilliana.

• MOSAICO Aspetto a chiazze decolorate tipico delle foglie di piante colpite da determinate virosi.

• PACCIAMATURA Copertura della superficie del terreno con materiali che ostacolano la crescita delle erbe infestanti. Nell’orto il materiale migliore è sicuramente la paglia (a volte viene utilizzata anche la carta). È possibile usare anche telo o film plastico nero, praticando dei fori in corrispondenza delle piantine. In estate questo materiale surriscalda molto il terreno (solarizzazione), svolgendo anche un ruolo di disinfestazione dagli insetti terricoli. Ma attenzione: alcune piante sono sensibili al terreno troppo caldo e appassiscono velocemente.

• PANE DI TERRA Porzione di terreno o terriccio localizzato intorno alle radici e così mantenuto per proteggerle nelle fasi di estirpazione dal vivaio e di trapianto.

• PH In un substrato e terreno indica il rapporto reciproco tra sostanze acide e alcaline. Con la sigla pH 7 si indica la reazione neutra; con pH compreso tra 6 e 1 valori crescenti di acidità; con pH da 7 a 14 valori crescenti di alcalinità.

• POLLONE Ramo o fusto erbaceo che si sviluppa dalle radici di molte piante, soprattutto arboree e arbustive. È sempre molto vigoroso e robusto.

• PORCA Viene definita “a porche” la semina effettuata in una zona di terra rialzata tra due solchi per evitare qualsiasi forma di ristagno idrico.

• PRUINA Patina cerosa di spessore molto limitato che riveste foglie e frutti di molte specie vegetali. Ha la funzione di proteggere i frutti e le foglie dall’evaporazione, dall’eccessiva concentrazione dei succhi, dalla penetrazione di acqua e dai colpi di sole.

• RIPICCHETTATURA Tecnica vivaistica che consiste nel trapiantare giovani pianticelle una o più volte in spazi sempre più grandi. Ciò consente un migliore sviluppo radicale e quindi una miglior crescita della vegetazione.

• RIPRODUZIONE AGAMICA Avviene mediante porzioni di pianta o di tessuti (gemme, bulbilli, zampe, tuberi ecc.) capaci di riprodurre l’individuo con tutte le sue caratteristiche varietali.

• RIPRODUZIONE SESSUALE Moltiplicazione per seme, originato dalla fecondazione; dà origine a individui con caratteri misti del padre e della madre.

• RIZOMA Fusto sotterraneo o strisciante in superficie considerato organo di riserva e utilizzato per la riproduzione agamica perché porta gemme e radici.

• SARCHIATURA Si tratta di una lavorazione del terreno con la quale, generalmente, si mira a eliminare le erbe infestanti, a smuovere la “crosta” superficiale del suolo e ad aumentare la terra intorno alla base del fusto delle piante coltivate.

• SCERBATURA Operazione manuale con la quale si eliminano le erbe infestanti da una superficie coltivata.

• SCIOLTO, TERRENO Terreno caratterizzato dalla presenza di particelle di dimensioni abbastanza grosse (sabbia, ghiaia, ciotoli). Questo comporta la presenza di numerosi spazi vuoti (macropori) che determinano un rapido sgrondo delle acque.

• SEMENZAIO Piccola superficie di terreno protetta ed esposta in pieno sole in cui si distribuisce il seme degli ortaggi destinati al trapianto. Può essere anche un contenitore di piccole dimensioni, di legno, di metallo, di plastica o di altro materiale, con all’interno terreno soffice e fertile (sabbia e torba).

• SOVESCIO Sotterramento di alcuni tipi di piante per arricchire il terreno.

• SPOLLONATURA Eliminazione dei polloni per evitare un eccessivo dispendio energetico alla pianta.

• TERNARIO, CONCIME Prodotto nel quale sono presenti i tre elementi principali della fertilità, cioè azoto (N), fosforo (P) e potassio (K). È sinonimo di concime complesso.

• TERRENO VEGETALE Rappresenta lo strato più superficiale del suolo (da 10 a 20 cm di profondità), nel quale si concentra la sostanza organica e l’attività dei microrganismi. In esso si sviluppa prevalentemente l’apparato radicale delle essenze del tappeto erboso.

• TORBA Materiale ricco di detriti vegetali decomposti dall’acqua nel corso dei secoli. Per l’alto contenuto di sostanze organiche e la capacità di trattenere notevoli quantità d’acqua è uno dei substrati più usati nell’orto e giardino, in particolare per stimolare il radicamento delle talee e delle giovani piantine.

• TUBERO Organo sotterraneo, formatosi in seguito a un processo di adattamento di una parte della pianta, con funzione di riserva delle sostanze nutritive.

• TURIONE Germoglio giovane e carnoso che si sviluppa direttamente dal terreno. È la parte commestibile dell’asparago.

• VIROSI Infezioni, in genere molto pericolose, provocate da entità submicroscopiche che penetrano nelle piante attraverso punture d’insetto (afidi), di nematodi o per ferite causate nel corso delle lavorazioni colturali. Si manifestano con caratteristiche aree scolorite (mosaico) ma anche con altre sintomatologie come avvizzimenti, apici ricurvi ecc. La lotta si basa soprattutto sulla soppressione dei parassiti vettori e sulla prevenzione (uso di attrezzi da lavoro puliti, di piantine sane o resistenti).

Fonte internet

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